I miei racconti

Perché tartufo?

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un costante incremento di richiesta di tartufo , sicuramente gran merito lo hanno le varie trasmissioni televisive di show kooking in cui spesso risulta essere un ingrediente top. 

nella soria passata è stato considerato un cibo riservato alla sola elite decantato da personaggi famosi e da competenti facoltosi appassionati , persino gli imperatori romani ne erano dei grandi estimatori .

Ma non è stato sempre cosi, infatti sia per quanto riguarda i tartufi neri ( facilmente reperibili anche senza cane) che per quelli più rari e preziosi bianchi.

Infatti per un antico retaggio medievale questo frutto dalla natura alquanto misteriosa è stato avvicinato addirittura ad origini demoniache.

Immaginate cosa poteva pensare la gente del tempo nel veder letteralmente uscire dal terreno delle palle nere ( scorzone) o peggio ancora sentire un neuseante odore di gas provenire inaspettatamente dal suolo ( magnatum pico)…

Senza andare molto indietro nel tempo, Lo stesso mio nonno quando arava la terra e trovava dei tartufi bianchi usava calpestarli o darli direttamente come cibo per i maiali…. 

Che spreco..

Il mitico “Beppe”

Nella mia vita ho da sempre cercato tartufi, in effetti mi ricordo che da piccolo non esistevano molti tartufai come ai giorni nostri e che sicuramente i bottini di caccia erano sempre abbondanti. 

Bebbe un nostro carissimo amico di famiglia, spesso la domenica ci portava tutti nella sua riserva nei dintorni di Buonconvento in cerca di tartufi. 

Una volta sguinzagliato (liberato) i suoi meravigliosi cani era una vera competizione fra cani,  adulti, ragazzi e donne nel raccogliere i preziosi tuberi… ricordo con piacere di aver riempito più di una volta la “busta della coop” o il sacchetto di stoffa da pesca (vuoto dei bigattini) .

Poteva succedere che il cane saltasse la rete di recinzione e ne trovasse uno per mangiarselo senza essere sgridato più di tanto. Ma la cosa più incredibile che spesso accadeva era quando Beppe apriva il suo capanno nel bosco ( con tanto di stufa e poltrona letto) : i cani al suo interno iniziavano garbatamente a fiutare fino a quando incredibilmente non usciva un tartufo bianco!

Un vero miracolo…

Tartufo e Superstizione

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un costante incremento di richiesta di tartufo , sicuramente gran merito lo hanno le varie trasmissioni televisive di shoow kooking in cui spesso risulta essere un  ingrediente top.
Nella soria passata è stato considerato un cibo riservato alla sola elite decantato da personaggi famosi e da competenti facoltosi appassionati , persino gli imperatori romani ne erano dei grandi estimatori .

Ma non è stato sempre cosi, infatti sia per quanto riguarda i tartufi neri ( facilmente reperibili anche senza cane) che per quelli più rari e preziosi  bianchi.
Infatti per un antico retaggio medievale questo frutto dalla natura alquanto misteriosa è stato avvicinato addirittura ad origini demoniache.

Immaginate cosa poteva pensare la gente del tempo nel veder letteralmente uscire dal terreno delle palle nere ( scorzone) o peggio ancora sentire un neuseante odore di gas provenire inaspettatamente dal suolo ( magnatum pico)…
Senza andare molto indietro nel tempo, Lo stesso mio nonno quando arava la terra e trovava dei tartufi bianchi usava calpestarli o darli direttamente come cibo per i maiali….
Che spreco..

IL TARTUFO E IL GUFO


 Era ancora “buio pesto” come si dice,  la luce del sole non riusciva a sfondare la nebbia autunnale, ma incuranti di tutto questo con torcia e lampada sulla testa tipo minatore , scendevamo sempre più in basso, accompagnati da un suono inusuale anche per me che ogni mattina scendevo da quelle parti: era un gufo. Quella mattina infatti non ero solo ma avevo portato con me a tartufi anche il mio giovanissimo figliolo Francesco.

Aveva cinque  anni, ma il look è la grinta di un tartufaio fatto. Anche se  faceva fatica a stare al passo coi cani,  stranamente lo sentivo sempre piu vicino e la luce della sua lampada mi aiutava ad trivare la giusta strada… fino a quando arriva il primo tartufo : io eccitato dal gran profumo mi metto a a scavare con le mani e la lampada in bocca x fare luce , lui impietrito con la testa e la lampada in alto a osservare quel misterioso suono che adesso era proprio sopra la nostra testa: un bel gufo.

A me il gufo, oltre che suscitare ammirazione, porta spesso fortuna, ma il suo verso fa davvero paura e soffermandomi ad ascoltarlo intravidi una  lacrima scendere lungo la guancia di Francesco che, guardandomi fisso mi disse “Babbo, io non ho paura, ma mi scendono le lacrime”. Questa scena è rimasta memorabile, e spesso viene rammentata nei racconti con gli amici e parenti!

Kilometri e Kilometri

Con un po’ di campanilismo considero i tartufi bianchi della mia terra delle vere ecccellenze mondiali. Forse non sappiamo ancora valorizzarli come si deve e infatti può accadere spesso che
 un mio bel tatufo  trovato nelle vicinanze di San Giovanni d’Asso, (cosi come anche quello di altri colleghi tartufai) venga intercettato ancora terroso, scavato dal suolo da pochi minuti, dal commerciante più audace che si è deciso ad aspettare il tatufaio nella piazzola vicino alla riserva di caccia . Questo bel tartufo in compagnia di altri spesso può  dirigersi al  nord con tappa ad Alba, vero ombelico del modo dei tartufi, per ottenere la giusta valorizzazione.

tartufi biologici?

Il tartufo potrebbe simboleggiare meglio di tutti il prodotto biologico,

magnatum pico


infatti la sua nascita, che è un vero miracolo della natura, è legata fortemente alle qualità del terreno e di tutto cio che lo circonda. Ogni tipo di tartufo per poter crescere bene è necessario che non incontri contaminazioni sia di tipo biologico che chimico , necessita di essere bagnato da acque naturali e di respirare della buona aria, praticamente il top del biologico.

scorzone

Sempre piu’ spesso si assiste invece a danni  incalcolabili su tutto cio che riguarda la proliferazione di tartufo a causa di comportamenti dell’uomo che, per fini agricoli, contamina terrreno con pesticidi, concimi chimici o effettua disboscamenti selvaggi e abbattimenti di piante secolari. Addirittura anche la gli stessi animali selvatici cresciuti a dismisura, introdotti dall’uomo in habitat privi di predatori  come cinghiali e capriolo, sta contribuendo a rendere il tartufo sempre pià raro.
Anche i cambiamenti climatici e le pioggie acide stanno cambiando  la geografia del tartufo alternando annate misere di produzione ad altre incredibilmente generose.

scorzone


Il tartufo marzuolo ad esempio sembra essere quello che risente maggiormente questo genere di cambiamenti , mentre il tartufo scorzone  in modo minore. Nel contempo la richiesta mondiale di tartufo sta aumentando sempre piu di anno in anno.

marzuolo o bianchetto e asparagi

il tartufo parte da lontano

Il tartufo bianco prima di arrivare al ristorante fa un lungo viaggio, sia come tempi che come km percorsi:

magnatum pico

uno dei miei tartufi, raccolto a novembre, inizia la sua storia mesi prima,  quando un temporale estivo si scatena tra le 2 feste della madonna (tra il 16 agosto e 8 settembre) , determinando un accumolo di acqua nei fondovalle e nei “borri”, rendendo il terreno di colpo da arido a pastoso.

temporale estivo

La rugiada è sulle foglie: questa è la magia della germinazione delle spore che iniziano a far crescere in determinate radici (apici radicali) il mitico tuber magnatum pico. Con il passare dei giorni il tartufo cresce ma solo quando sarà maturo e uno dei miei cani riuscirà a percepirne il suo meraviglioso odore, sarà scavato e quindi raccolto.

maya

 Questo è il meccanismo che la natura ha escogitato per far si che il ciclo del tartufo possa rinnovarsi dotando questo fungo del piu incredibile dei profumi che esistono : praticamente decide lui quando farsi trovare e permettere così  la sua riproduzione, trasmettendo le spore al terreno circostante

tartufaio atipico

Mi ritengo un tartufaio “atipico” in quanto  una delle “vecchie volpi”, termine che uso io riferendomi alla stragrande maggioranza dei miei colleghi, mai e poi mai porterebbe uno sconosciuto a cercare i tartufi con lui.

tuber mgnatum pico


Io ho deciso di condividere  questa esperienza con voi, perché penso che far conoscere  questo antico e misterioso mestiere renda giustizia a noi tartufai permettendo di comprendere quanto duro lavoro e sacrificio ci sia dietro un tartufo che finisce al ristorante, glorificando lo chef o il locale di turno che invece sono solo la parte finale della lunga storia che conduce questo magico “tubero” sui piatti.


Tanto per cominciare il tartufo viene erroneamente ancora oggi considerato da molti un tubero, ma in realtà si tratta di un fungo e come tale la sua crescita e il suo sviluppo è legato ai ritmi stagionali, alle precipitazioni atmosferiche e persino ai cicli lunari.

amici truffle hunters

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